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Arrivi e partenze nel lusso. Cambiamenti da Givenchy, Tod’s e Rochas
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Arrivi e partenze nel lusso. Cambiamenti da Givenchy, Tod’s e Rochas
Di Marco Caruccio Volti nuovi nel sistema moda. In pochi giorni si è verificato un remix all’interno di alcune storiche maison del lusso. A dare il via al giro di poltrone è stato Givenchy che, venerdì scorso, ha comunicato l’addio di Matthew Williams, stilista americano nominato direttore creativo appena tre anni fa, confermando le voci che, nel settore, si rincorrevano già da qualche tempo. Il designer era stato chiamato in piena pandemia per prendere il ruolo dell’inglese Clare Waight Keller, a capo del luxury brand dal 2017, dopo l’era stilistica di Riccardo Tisci. La notizia del divorzio con la maison è arrivata a pochi giorni dall’annuncio che l’imprenditore di Hong Kong Adrian Cheng ha acquisito una partecipazione di maggioranza del marchio di prêt-à-porter 1017 Alyx 9sm, di cui Williams è founder e direttore creativo dal 2015. Poche ore dopo Tod’s ha annunciato l’arrivo di Matteo Tamburini al timone creativo, in seguito al recente addio di Walter Chiapponi, ora passato allo stile di Blumarine. Nato a Urbino nel 1982, il designer è entrato nel mondo della moda agli inizi degli anni Duemila, dopo gli studi in fashion e design, lavorando per alcuni dei maggiori brand del lusso, tra cui l’ultima esperienza in Bottega Veneta dal 2017. Lo stilista debutterà con la presentazione della collezione femminile Tod’s autunno/inverno 2024-25, durante la prossima Milano fashion week. Stamattina è invece stato comunicato l’arrivo di Alessandro Vigilante da Rochas nelle vesti di direttore creativo del ready to wear. La maison francese ha puntato sul talento dello stilista italiano dopo aver salutato lo scorso aprile dopo due anni. La maison è stato rilevato dal gruppo Interparfums, che ha acquistato l’attività di moda e fragranze da Procter&Gamble per 108 milioni di dollari (pari a 98,1 milioni di euro), nel 2015. Vigilante, tra i nomi più promettenti della nuova scena stilistica milanese, annovera anche una carriera come ballerino. Il creativo pugliese ha lavorarto per griffe del calibro di Dolce & Gabbana, Gucci, Philosophy di Lorenzo Serafini e The Attico lanciando inoltre il suo brand omonimo nel 2021. Vigilante presenterà la sua prima collezione per la maison fondata nel 1925 durante la prossima Paris Fashion Week (28 febbraio – 5 marzo). Il panorama del lusso sta gradualmente mutando includendo, finalmente, stilisti provenienti da una nuova generazione di talenti. Finora però le maison non hanno ancora dato spazio alle pur promettenti designer donne tra cui, solo per citarne alcune, Martine Rose, Veronica Leoni e Wales Bonner, largamente apprezzate dagli addetti ai lavori per le proprie collezioni.
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Brunello Cucinelli, presentata la nuova “bella fabbrica” di Penne
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Brunello Cucinelli, presentata la nuova “bella fabbrica” di Penne
È stata presentata ieri nella Sala Consiliare del Comune di Penne la nuova “bella fabbrica” di Brunello Cucinelli, che sorgerà, appunto, nella località in provincia di Pescara. Lo stabilimento – si legge su fonti di stampa italiana –  si sviluppa su 4.500 metri quadri nella zona di Ponte Sant’Antonio e vedrà la luce nella primavera del 2025, impiegando fra le 300 e le 350 persone. Il progetto, coerentemente con gli ideali che ispirano il luxury brand, ha l’ambizione di valorizzare il territorio in virtù di una visione d’impresa di lungo periodo. In attesa della finalizzazione del progetto, lo scorso 13 novembre l’attività della Brunello Cucinelli Spa è iniziata in un capannone in locazione di duemila metri quadri, con l’impiego a tempo pieno di 75 maestranze e l’obiettivo di arrivare a 100 entro la fine del 2024. Brunelli Cucinelli ha definito Penne “un luogo speciale, dove la tradizione della più raffinata arte e artigianalità italiana si esprime al meglio nella realizzazione e confezione di abiti maschili. A Maranello si fanno le macchine più belle del mondo, qui le giacche e gli abiti più belli del mondo”. Durante la cerimonia il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha aggiunto: “Si tratta di un progetto importante, che esalta la tradizione rendendo la sartoria abruzzese sempre più competitiva. Il settore tessile si conferma trainante per l’intera economia della regione e una fonte di valorizzazione del nostro territorio”. Il nuovo polo si avvarrà di ambienti “ordinati, accoglienti, pieni di luce e circondati dalla natura”, ha spiegato Cucinelli: “Cercheremo di creare tutte le migliori condizioni affinché le nostre maestranze specializzate e quelle che formeremo possano rinnovare la più affascinante creatività sartoriale italiana, così grandemente ammirata in tutto il mondo”. Dopo aver superato il mezzo milione di ricavi nei primi sei mesi dell’anno, nel terzo trimestre 2023 Brunello Cucinelli ha raggiunto un fatturato di 818,4 milioni di euro, in crescita del +27,5% a cambi correnti (+28,8% a cambi costanti) rispetto ai nove mesi dello scorso anno. Nel singolo trimestre, il marchio ha riportato vendite pari a 274,4 milioni, in rialzo del 21,1 per cento.
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