Giorgio Armani ci ha lasciato e con lui se n’è andato un grande protagonista dell’epopea del made in Italy.
Nato l’11 luglio 1934 a Piacenza, primo dei tre figli (oltre a lui, Rosanna e Sergio) di Ugo Armani e Maria Raimondi, Giorgio Armani inizialmente si iscrive a Medicina, ma quasi subito capisce che la sua strada non è questa. Poco più che ventenne decide di lasciare Piacenza e si trasferisce a Milano, dove lavora per Rinascente fino al 1965, quando Nino Cerruti lo vuole con sé per lanciare il marchio Hitman.
Passano dieci anni, in cui si dedica anche a collaborazioni free lance, finché nel 1975 decide di fare il grande salto: è pronto a mettersi in proprio, anche perché al suo fianco c’è Sergio Galeotti, compagno di vita e di lavoro, che morirà prematuramente nel 1985. Sono tempi frenetici, creativi e decisivi, per lui e per tutta la moda italiana: Gianni Versace presenta la sua prima collezione a Milano nel 1978 e quasi in contemporanea Gianfranco Ferré fonda la sua maison, mentre cresce la popolarità dei Missoni, di Krizia e di Valentino.
«Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari - si legge in un comunicato -. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni dedicandosi all'azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire».